Piemonte, Umbria, Viaggio 2014

1° Luglio: Sant’Anatolia di Narco, Museo della Canapa

Prima di inforcare le bici e partire, ricorderanno i lettori più fedeli, abbiamo fatto alcuni “pre-viaggi” d’assaggio. Un po’ per testare mezzi e gambe, un po’ per raccogliere spunti da approfondire in seguito.

La Valle di Susa, protagonista suo malgrado del modello delle Grandi Opere, è stata la nostra prima meta. Non soltanto per avere indicato la via a quelli che Matteo Renzi chiama poco rispettosamente “i comitatini” a difesa dell’ambiente e contro le spese inutili (e sospette) delle grandi infrastrutture. Ma per avere anche intuito, e portato avanti, quello che può essere un autentico nuovo modello di sviluppo, utile all’intero Paese.

Sistematicamente dipinta come un covo di terroristi, enclave di montanari retrogradi e ignoranti, la Valsusa è da sempre una valle di transito, perciò culturalmente aperta, eterogenea: non esiste “un” abito tipico, un ballo tipico, un piatto tipico “della Valle”. Nel suo territorio di straordinaria diversità convivono pianura e alta montagna, un lato al sole e un lato all’ombra, si parla italiano, occitano, francese e piemontese; è incessante l’accoglienza, la disponibilità, l’apertura. Continua a leggere

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